Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29709 del 11 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:29709PEN

Massima

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Il divieto di reformatio in peius impedisce al giudice di riformare in peius, ossia in senso sfavorevole all'imputato, la sentenza di primo grado quando questa non sia stata impugnata dal pubblico ministero. Pertanto, nel caso di annullamento con rinvio di una sentenza di appello limitatamente alla disciplina della continuazione, il giudice di rinvio non può rideterminare la pena base in misura superiore a quella stabilita in appello, in assenza di impugnazione del pubblico ministero, in quanto ciò violerebbe il divieto di reformatio in peius. Il principio della reformatio in peius tutela il diritto dell'imputato a non subire un aggravamento della propria posizione a seguito dell'impugnazione della sentenza, garantendo la stabilità del giudicato parziale e impedendo al giudice di riformare in senso sfavorevole la sentenza di primo grado non impugnata dal pubblico ministero. Tale principio trova applicazione anche nel caso di annullamento con rinvio limitato a specifici capi della sentenza, in cui il giudice di rinvio è vincolato al rispetto della pena base già determinata in appello, salvo diversa impugnazione del pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. GALLO D. - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza 2/12/2010 della Corte d'appello di Caltanissetta sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 2/12/2010, la Corte di…

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