Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17403 del 18 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17403PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusivamente e senza autorizzazione, accede a un sistema informatico protetto da misure di sicurezza, al fine di acquisire dati e informazioni riservati, commette il reato di accesso abusivo a sistema informatico, anche qualora il sistema non sia stato materialmente protetto con password o altre barriere, in quanto l'accesso non autorizzato integra comunque la condotta tipica del reato. Inoltre, il reato di accesso abusivo a sistema informatico e il reato di detenzione illegale di armi e munizioni, commessi dal medesimo soggetto in tempi ravvicinati, devono essere valutati in continuazione, in quanto espressione di un unico disegno criminoso. La ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, saldamente ancorata agli elementi probatori acquisiti, non può essere sindacata in sede di legittimità, ove essa risulti logica, coerente e immune da vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5243/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 10/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Angelo Di Popolo che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 10.7.2012, la corte di appello di Napoli ha confermato la sentenza del tri…

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