Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza n. 1659 del 2011

ECLI:IT:TARLIG:2011:1659SENT

Massima

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L'annullamento di un provvedimento amministrativo per insufficiente motivazione è legittimo quando l'atto non chiarisce adeguatamente i presupposti di fatto e di diritto che hanno condotto all'adozione del provvedimento, impedendo così al destinatario di comprendere le ragioni sottese all'esercizio del potere pubblico. In particolare, l'amministrazione è tenuta a motivare in modo chiaro e completo l'intervento su beni ubicati in un fondo privato, indicando con precisione l'interesse pubblico tutelato, al fine di consentire un effettivo controllo giurisdizionale sull'esercizio del potere. L'omessa o insufficiente motivazione, pertanto, determina l'illegittimità del provvedimento, che deve essere annullato dal giudice amministrativo. Tale principio si applica anche quando l'atto non chiarisce se l'abuso riguardi l'intera costruzione o solo alcune sue parti, essendo necessario un puntuale inquadramento della fattispecie concreta. L'annullamento del provvedimento per vizi motivazionali non implica, tuttavia, necessariamente la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese processuali, potendo il giudice dichiarare le stesse irripetibili in considerazione del tempo trascorso dal fatto e dell'esito della fase cautelare.

Sentenza completa

N. 02262/1993
REG.RIC.

N. 01659/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02262/1993 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2262 del 1993, proposto dalla signora Ivana Amprino, rappresentata e difesa dagli avvocati Silvio Quaglia e Antonino Pelleriti, con domicilio eletto presso il primo a Genova in via Macaggi 21/5;

contro

Comune di Andora, in persona del sindaco in carica;

per l'annullamento

dell’ordinanza 19.9.2993, n. 95/93 del comune di Andora

Visti il ricorso e i relativi allegati;

vista la propria ordinanza 16.12.1993, n. 848;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 17 novembre 2011 il dott. Paolo Peruggia e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

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