Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36656 del 2 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:36656PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del sindacato sui provvedimenti in materia di misure di prevenzione, può censurare esclusivamente l'assenza di motivazione, intesa come mancanza del percorso giustificativo della decisione, mentre non è ammissibile il vizio di motivazione per illogicità manifesta o contraddittorietà. Pertanto, il provvedimento che contenga una motivazione sufficiente a far comprendere l'iter logico seguito dal giudice nell'applicare la misura di prevenzione e nella determinarne la durata, non è censurabile in sede di legittimità, anche laddove la motivazione non risulti puntuale o esaustiva in relazione a tutti gli aspetti della decisione. Il giudice di legittimità, in tali casi, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, essendo precluso il sindacato sulla congruità e proporzionalità della misura applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 6/2015 CORTE APPELLO di GENOVA, del 30/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto di dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Genova, con decreto del 30/06/15, rigettava l'appello proposto da (OMISSIS) avverso il decreto emesso dal Tribunale di Genova (confermandolo), con il quale era…

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