Il mancato rispetto del termine perentorio di cinque giorni per l'espletamento dell'interrogatorio di garanzia dell'indagato sottoposto a misura cautelare personale, previsto dall'art. 294 c.p.p., comma 1, determina la nullità dell'interrogatorio stesso qualora l'avviso al difensore non sia stato tempestivo, ai sensi dell'art. 294 c.p.p., comma 4, in relazione alla concreta possibilità per il difensore di essere fisicamente presente all'atto e di svolgere un'adeguata assistenza difensiva, tenuto conto dei tempi necessari per l'esame degli atti processuali, anche se già depositati in precedenza. La tempestività dell'avviso al difensore non può essere soddisfatta dalla mera possibilità di nominare un sostituto o di chiedere un differimento, atteso che ciò non consentirebbe comunque lo studio degli atti in vista dell'apprestamento di un'assistenza effettiva all'interrogato. Pertanto, la brevità del termine per comparire e reperire un nuovo difensore, nonché l'imminente scadenza del termine per l'espletamento dell'interrogatorio, non consentono di ritenere tempestivo l'avviso al difensore comunicato solo tre ore prima dell'interrogatorio, determinando la nullità dello stesso.