Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 53284 del 23 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53284PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza impugnata, non può procedere ad una rinnovata valutazione dei fatti o ad una rivalutazione del contenuto delle prove acquisite, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice del merito. Il sindacato demandato alla Corte di Cassazione sulle ragioni giustificative della decisione è circoscritto alla verifica che il testo dell'atto impugnato risponda ai requisiti di: a) esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato; b) assenza di difetto o contraddittorietà della motivazione o di illogicità evidenti, ossia la congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Pertanto, sono inammissibili le doglianze che "attaccano" la persuasività, l'inadeguatezza, la mancanza di rigore o di puntualità della motivazione, ovvero quelle che sollecitano una differente comparazione dei significati probatori da attribuire alle diverse prove o evidenziano ragioni in fatto per giungere a conclusioni differenti sui punti dell'attendibilità, della credibilità, dello spessore della valenza probatoria del singolo elemento. Il giudice di legittimità non può sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito né il suo apprezzamento del materiale probatorio, essendo tali valutazioni riservate in via esclusiva al giudice del fatto. Il controllo di legittimità sulla motivazione è, pertanto, limitato alla verifica della sua congruenza e logicità, senza possibilità di una nuova valutazione del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 592/16 del giorno 24/11/2016 della Corte di Appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 05/06/2015, il Tribunale di Matera dichiarava, (OMISSIS) colpevole de…

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