Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46225 del 12 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:46225PEN

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione paesaggistica o di un permesso di costruire sulla base di una relazione tecnica o paesaggistica contenente false attestazioni circa la conformità urbanistica e la compatibilità ambientale dell'intervento edilizio integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico, in quanto l'organo competente al rilascio del provvedimento è obbligato a verificare la sussistenza dei presupposti normativamente previsti, ancorché tale verifica possa implicare valutazioni di natura tecnica. Il reato di falso è configurabile anche quando l'accorpamento di fondi con diversa destinazione urbanistica o indice di edificabilità, pur se formalmente realizzato attraverso lo strumento negoziale della cessione di cubatura, risulti in concreto finalizzato all'elusione della normativa urbanistica, in quanto tale operazione, pur astrattamente legittima, viola i principi di corretta pianificazione del territorio, laddove non ricorrano i requisiti di omogeneità urbanistica e prossimità dei fondi interessati. La sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo è desumibile dalla macroscopica violazione della normativa urbanistica e paesaggistica, dalla sistematicità del meccanismo ideato per aggirare tali discipline, nonché dalla qualifica professionale degli imputati, i quali, in ragione della loro specifica competenza tecnica, erano pienamente consapevoli dell'illiceità delle condotte poste in essere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/12/2016 della Corte d'appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Stefano Corbetta;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Tocci Stefano, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), del foro di Lecc…

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