Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36411 del 2 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:36411PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di formazione di false schede elettorali e induzione in errore degli scrutatori di seggio può essere affermata nei confronti di chi, pur non essendo materialmente presente al seggio, abbia comunque garantito la propria conoscenza personale di soggetti che si sono presentati al seggio esibendo tessere elettorali di persone diverse, inducendo così in errore gli scrutatori circa l'identità degli elettori. Tale condotta, infatti, integra un concorso morale nel reato ai sensi dell'art. 110 c.p., in quanto il soggetto, pur non essendo fisicamente presente, ha comunque agevolato e rafforzato la condotta fraudolenta degli altri concorrenti, sfruttando la propria posizione di conoscenza locale per garantire l'identità di elettori che in realtà non erano tali. La responsabilità penale in tali casi sussiste a prescindere dall'obbligo degli scrutatori di procedere all'identificazione diretta degli elettori, atteso che l'induzione in errore degli stessi, determinata dall'altrui inganno ai sensi dell'art. 48 c.p., integra comunque il reato contestato. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione della sentenza di merito è limitato alla verifica della sua coerenza logica e della sua congruenza rispetto alle risultanze istruttorie, senza poter procedere ad una nuova valutazione delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'8/11/2013 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso;
udite le conclusioni del difensore della ricorrente, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del rico…

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