Cassazione penale Sez. III sentenza n. 515 del 12 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:515PEN

Massima

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La mera indicazione della residenza anagrafica in un atto processuale, anche se sottoscritto personalmente dall'interessato, non integra una valida dichiarazione di domicilio ai fini delle notificazioni, in quanto occorre una chiara manifestazione di volontà di eleggere quel luogo come domicilio per le comunicazioni e notificazioni. La dichiarazione o elezione di domicilio, per gli effetti che hanno sul diritto di difesa dell'imputato e sul corretto svolgimento del procedimento, devono essere inequivoche e comunicate all'autorità procedente in modo formale, ai sensi dell'art. 162 c.p.p. Pertanto, la notificazione dell'avviso di deposito della sentenza di condanna effettuata in luogo diverso dal domicilio precedentemente eletto è invalida, con conseguente difetto di esecutività della decisione, non potendosi ritenere che la mera indicazione della residenza anagrafica nell'atto di appello proposto personalmente dall'imputato integri una valida dichiarazione di mutamento di domicilio. Il giudice del rinvio dovrà pertanto riesaminare la questione della formazione del titolo esecutivo, evitando di ritenere valida la notifica effettuata nel luogo di residenza anagrafica, e, ove accerti l'invalidità della notificazione, dovrà esaminare le ulteriori questioni relative all'eventuale sospensione o revoca dell'esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 10/06/2021 della Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CORBO Antonio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ROMANO Giulio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 10 giugno 2021, e depositata in data 14 giugno 2021, la Corte d'appe…

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