Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8010 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:8010SENB

Massima

Generata da Simpliciter
L'inoppugnabilità dell'ordinanza di demolizione di opere abusive rende inammissibile il ricorso avverso il successivo provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale del terreno e delle opere, in quanto la lesione dell'interesse del privato è già prodotta dall'ordine di demolizione che consente l'individuazione dell'abuso edilizio. Il provvedimento di acquisizione al patrimonio comunale non presenta infatti alcuna autonoma lesività, essendo meramente consequenziale all'inottemperanza all'ordinanza di demolizione, la quale costituisce l'atto presupposto che determina l'applicazione della sanzione demolitoria e acquisitiva prevista dall'art. 31 del d.P.R. n. 380 del 2001. In assenza di impugnazione dell'ordinanza di demolizione, il ricorso avverso il successivo provvedimento di acquisizione gratuita risulta pertanto inammissibile per difetto di interesse, in quanto la lesione dell'interesse del privato proprietario è già stata prodotta dal precedente provvedimento demolitori o non impugnato. La mancata impugnazione dell'atto presupposto, ossia l'ordinanza di demolizione, comporta l'inoppugnabilità del provvedimento consequenziale di acquisizione gratuita al patrimonio comunale, non potendo il privato contestare in via autonoma quest'ultimo atto, privo di una propria autonoma lesività. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è volto a sanzionare l'inerzia del privato nell'impugnare tempestivamente l'atto presupposto, precludendogli di contestare in un momento successivo gli atti consequenziali, in ossequio al principio di concentrazione della tutela giurisdizionale e di economia processuale.

Sentenza completa

N. 06066/2015
REG.RIC.

N. 08010/2015 REG.PROV.COLL.

N. 06066/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6066 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, Via dei Due Macelli, 60;

contro

Comune di Campagnano di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, ((omissis)), 18;

per l'annullamento

dei provvedimenti di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di terreni siti in Strada del Prataccio snc a seguito dell'inottemperanza all'ordinanza di demolizione di opere abusive e ripristino del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.