Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10674 del 18 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10674PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere si configura quando più di tre persone si associano stabilmente e consapevolmente per commettere in forma sistematica e professionale una serie di reati, come nel caso di un sodalizio criminoso dedito alla consumazione di furti di ingenti quantitativi di merce depositata presso vari magazzini. La prova dell'esistenza dell'associazione può desumersi dal contenuto delle conversazioni intercettate, che rivelano il carattere non occasionale del sodalizio e la professionalità dei suoi componenti, nonché dalla piena consapevolezza dei membri dei vari gruppi operativi di far parte di un più ampio sodalizio e di partecipare, con una precisa ripartizione dei compiti, alla realizzazione di un duraturo programma criminale. La motivazione dei decreti di autorizzazione alle intercettazioni telefoniche è legittima quando il giudice fa riferimento a atti del procedimento la cui motivazione risulti congrua rispetto all'esigenza di giustificazione del provvedimento, dimostrando di averne preso cognizione e ritenendola coerente con la sua decisione, anche attraverso un rinvio recettizio o di semplice richiamo. Analogamente, la motivazione del decreto del pubblico ministero che dispone l'utilizzo di impianti esterni a quelli della procura è sufficiente quando dà atto dell'indisponibilità di tali impianti, senza necessità di una più analitica giustificazione. Infine, la sussistenza delle "eccezionali ragioni di urgenza" richieste per l'impiego di apparecchiature diverse da quelle installate presso la procura può desumersi anche implicitamente dal contesto del processo e dalla natura delle imputazioni, come nel caso di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

1) TO. FE. N. IL (OMESSO);

2) SI. GI. N. IL (OMESSO);

3) CA. AN. N. IL (OMESSO);

4) DI. BI. MI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 228/2007 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 25/11/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/01/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMIS Vincenzo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. RIELLO …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.