Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40402 del 29 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:40402PEN

Massima

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Il reato di estorsione può configurarsi anche in assenza di minacce esplicite, essendo sufficiente che la condotta dell'agente sia idonea, in relazione alle circostanze concrete, a incutere timore e a coartare la volontà della persona offesa. La valutazione sulla sussistenza della minaccia, in quanto corretta dal punto di vista del diritto e della logicità dell'argomentazione, spetta esclusivamente al giudice di merito e non può essere sindacata in sede di legittimità. Ai fini della misura cautelare, il giudice può formulare una prognosi sfavorevole in ordine alla capacità dell'indagato di rispettare gli obblighi connessi a misure meno afflittive, tenuto conto della reiterazione nel tempo della condotta addebitata e dei precedenti penali, anche di rilevante allarme sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ci. Lu., n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli, in data 28 aprile 2008, di conferma dell'ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal g.i.p. del Tribunale di Napoli, in data 13 aprile 2008;

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

Sentita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

Sentito …

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