Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9552 del 10 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9552PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il peculato commesso da un pubblico dipendente mediante l'appropriazione indebita di una somma di denaro incassata durante il servizio, pur se di modesta entità rispetto al bilancio dell'ente, integra comunque il reato di peculato e non può essere ricondotto alla fattispecie attenuata del peculato d'uso, in quanto la condotta, ancorché seguita dalla tempestiva restituzione della somma, risulta comunque offensiva del bene giuridico tutelato, non potendo la restituzione incidere sulla consumazione del reato. Inoltre, la circostanza attenuante della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 323-bis c.p. non può trovare applicazione quando il giudice, nel valutare l'entità del danno, si sia limitato a considerare l'astratta entità della somma sottratta senza confrontarsi con il concreto pregiudizio arrecato all'ente pubblico, essendo necessario un apprezzamento complessivo della condotta e delle sue conseguenze. Pertanto, l'appello che si limiti a riproporre in modo generico le medesime questioni già trattate e decise in primo grado, senza confrontarsi con le specifiche argomentazioni poste a fondamento della decisione impugnata, è inammissibile per difetto di specificità dei motivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/05/2019 della Corte d'appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
sentito l'avvocato (OMISSIS) del Foro di Roma,quale sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS), del Foro di Patti, difensore di fiducia di (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUT…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.