Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38502 del 2 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38502PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura cautelare reale, è tenuto ad esaminare attentamente tutte le risultanze processuali, ivi comprese le consulenze tecniche e gli elementi offerti dalla difesa, al fine di accertare in modo completo e approfondito la fondatezza del fumus del reato contestato e la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Non è sufficiente una motivazione che trascuri o sottovaluti gli elementi a discarico, essendo necessario un'adeguata e puntuale valutazione di tutte le circostanze rilevanti, anche al fine di rispettare il principio del contraddittorio e del diritto di difesa. Inoltre, il giudice non può riservare a futuri accertamenti la verifica di elementi già oggetto di precedenti pronunce cautelari, dovendosi attenere ai giudicati formatisi in sede cautelare. La mancata osservanza di tali principi comporta l'annullamento dell'ordinanza impugnata per vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 65/2009 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 31/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Fodaroni Maria Giuseppina, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 31 dicembre 2009, il Tribunale di L'Aquila, nel pronunciarsi quale giudice del rinvio a seguito di annullamento della p…

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