Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23063 del 25 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23063PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice della prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale del proposto ai fini dell'applicazione della confisca di prevenzione, deve individuare con precisione il periodo temporale di manifestazione della pericolosità, sia essa generica o qualificata, considerando tutti gli elementi probatori rilevanti, anche di natura indiziaria, emergenti dal procedimento penale, ivi compresi quelli relativi a condanne definitive per reati diversi da quello per cui si procede. In particolare, con riferimento alla pericolosità qualificata, il giudice deve accertare il momento iniziale e finale della stessa, al fine di stabilire se siano suscettibili di ablazione tutti i beni riconducibili al proposto ovvero soltanto quelli ricadenti nel periodo temporale individuato. Ciò anche quando la fattispecie concreta consenta di determinare tale arco temporale, essendo comunque possibile disporre la confisca di beni acquisiti in epoca successiva alla cessazione della condotta illecita, ove ricorrano plurimi indici fattuali altamente dimostrativi della diretta derivazione causale delle acquisizioni patrimoniali dalla provvista formatasi nel periodo di compimento dell'attività delittuosa. Inoltre, il giudice della prevenzione, pur in assenza di giudicato penale, può autonomamente ricostruire la rilevanza penale di condotte emerse durante l'istruttoria, ai fini dell'inquadramento del proposto nella categoria di pericolosità generica, dando conto in motivazione della ricorrenza di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie incriminatrice idonea alla produzione di proventi illeciti. Ciò anche quando sia intervenuta una sentenza definitiva di assoluzione, attesa l'autonomia tra procedimento penale e procedimento di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. PACILLI G. Anna R. - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale presso la Corte di appello di Catanzaro;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso il 19 ottobre 2022 dalla Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Debora Tripiccione;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Casella Giuseppina, che ha concluso per l'accoglimento del rico…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.