Consiglio di Stato sentenza n. 1726 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:1726SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che: 1. La destinazione di un'area a "zona N" (verde pubblico attrezzato) prevista da uno strumento urbanistico non integra un vincolo di natura espropriativa, in quanto non comporta né l'ablazione dei suoli né il sostanziale svuotamento dei diritti dominicali di natura privata insistenti su di essi, essendo consentiti significativi e consistenti interventi edificatori, sia pure limitati a particolari tipologie di opere e previa predisposizione di piani particolareggiati, allo scopo di assicurare la coerenza dell'edificazione privata con la generale "zonizzazione" intesa al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico. 2. L'amministrazione comunale, nell'esercizio della propria competenza in tema di gestione del territorio, può legittimamente adottare una variante urbanistica generale che interessi solo una parte del territorio comunale, senza che ciò integri una violazione dell'obbligo di disciplinare l'intero territorio comunale previsto dall'art. 7 della legge n. 1150/1942, atteso che tale disposizione va interpretata nel senso che il PRG non può lasciare zone del territorio senza regime urbanistico, ma non preclude variazioni di regime solo per una parte del territorio disciplinato, poiché ciò equivarrebbe a gravemente precludere l'esercizio del potere-dovere pianificatorio conferito dalla legge. 3. L'amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità in materia di pianificazione urbanistica, può legittimamente escludere dalla compensazione edificatoria le aree la cui vocazione edificatoria sia già concretamente incisa da vincoli di tutela paesaggistica, ambientale o simili, in quanto tali aree non subiscono un'effettiva e tangibile diminuzione di valore in conseguenza della riduzione della capacità edificatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/03/2020

N. 01726/2020REG.PROV.COLL.

N. 03772/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3772 del 2009, proposto da Roma Capitale (già Comune di Roma), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso lo stesso in Roma, Via del Tempio di Giove n. 21;

contro

Soc. Nazionale 74 a r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso il loro studio in Roma, viale G. Mazzini n. 11;

nei confronti

Regione Lazio, non costituita in giudizio;

per la riforma

quanto all’appello principale: della sentenza…

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