Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16954 del 23 aprile 2024

ECLI:IT:CASS:2024:16954PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato, può discostarsi da una precedente pronuncia assolutoria per vizio totale di mente, qualora la propria valutazione, fondata sull'espletamento di una perizia psichiatrica e sull'esame delle risultanze istruttorie, ritenga che l'imputato, pur affetto da disturbo mentale, non fosse totalmente incapace di comprendere la realtà e le conseguenze delle proprie azioni, in particolare quando queste siano finalizzate al conseguimento di un beneficio personale. Tale valutazione, adeguatamente motivata, non è censurabile in sede di legittimità, ove risulti logica e coerente con il complessivo quadro probatorio, anche in presenza di un precedente giudizio assolutorio fondato su una diversa valutazione delle condizioni psichiche dell'imputato, in assenza di una perizia e sulla base di sole dichiarazioni testimoniali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

composta da

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Relatore

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. TRAVAGLINI DI NICOLA Paola - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Vo.Gi., nato a N il (Omissis)
avverso la sentenza del 04/04/2023 della Corte di appello di Napoli.
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di Vo.Gi. ricorre per l'annullamento della sentenza in epigrafe con la quale la Corte di appello di Napoli ha confermato quella emessa il 23 novem…

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