Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 756 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:756SENT

Massima

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Il diniego di retrocessione di beni immobili acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune è legittimo qualora l'amministrazione comunale abbia in programma di utilizzare tali immobili per progetti di pubblica utilità concretamente avviati. In tali casi, l'interesse pubblico all'utilizzazione degli immobili per finalità di interesse generale prevale sull'interesse del privato alla restituzione dei beni precedentemente espropriati. Il Comune, pertanto, può legittimamente rifiutare la retrocessione degli immobili, in quanto gli stessi risultano necessari per la realizzazione di opere e interventi di pubblica utilità, già concretamente programmati e avviati dall'amministrazione. Tale diniego non costituisce un atto meramente discrezionale, ma trova il suo fondamento nell'esigenza di tutelare l'interesse pubblico all'utilizzazione degli immobili per scopi di rilevante interesse collettivo, in conformità ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Pertanto, il Comune può legittimamente negare la retrocessione degli immobili precedentemente espropriati, qualora sussista un concreto programma di utilizzo degli stessi per la realizzazione di opere pubbliche, purché tale programma risulti effettivamente avviato e non meramente ipotetico o futuro. In tali casi, l'interesse pubblico all'utilizzazione degli immobili per finalità di interesse generale prevale sull'interesse del privato alla restituzione dei beni, in applicazione del principio di bilanciamento degli interessi pubblici e privati che deve informare l'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 03050/2009
REG.RIC.

N. 00756/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03050/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3050 del 2009, proposto da:
GIULIANI LIDIA, rappresentata e difesa dagli Avv. ti Francesco Ambrosino e Paolo Pecora, presso lo studio dei quali elettivamente domicilia in Napoli, alla Via Scarlatti, n. 134;

contro

COMUNE DI NAPOLI, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli Avv. ti Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons d’Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci e Gabriele Romano ed elettivamente domiciliato in Napoli, P. zza Municipio, Palazzo S, Giacomo;

nei c…

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