Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4445 del 7 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4445PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca adottato nell'ambito di un procedimento di prevenzione, una volta divenuto definitivo, può essere oggetto di una successiva istanza di revoca solo ove siano prospettati elementi di novità tali da integrare i presupposti di cui all'art. 7 della legge n. 1423 del 1956, non essendo sufficiente la mera riproposizione di elementi già valutati nell'originario procedimento. L'impugnazione avverso il decreto che dichiara inammissibile la richiesta di revoca della confisca deve essere proposta con il mezzo dell'appello, in applicazione della disciplina prevista dall'art. 4 della legge n. 1423 del 1956 in tema di impugnazioni dei provvedimenti di prevenzione, e non con il ricorso per cassazione, in quanto la normativa speciale in materia di misure di prevenzione prevale sulla disciplina generale del codice di procedura penale in tema di esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mi. Co. En. , nato a (OMESSO);

avverso il decreto del 10/02/2010 del Tribunale di Milano;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SALVI Giovanni, che ha concluso chiedendo che la Corte dichiari l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con incidente …

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