Il giudice della convalida del provvedimento del Questore che impone il divieto di accesso a manifestazioni sportive e l'obbligo di presentazione periodica agli uffici di polizia, deve effettuare un controllo pieno e sostanziale sulla sussistenza dei presupposti di legittimità della misura, valutando in modo non apparente la congruità della durata, la necessità, la proporzionalità e l'adeguatezza della stessa in relazione alla concreta e attuale pericolosità sociale del destinatario, desumibile dalla gravità dei fatti accertati e dalla sua personalità violenta, anche con riferimento alla pregressa sottoposizione a analoghe misure. Il giudice deve altresì verificare la sufficienza della motivazione in ordine all'urgenza del provvedere, ove rilevante, e la correttezza del contraddittorio cartolare assicurato all'interessato, il quale ha diritto di vedere valutate le proprie deduzioni difensive. Nell'individuare le manifestazioni sportive cui si riferisce il divieto di accesso e l'obbligo di presentazione, il provvedimento del Questore può fare riferimento in modo generico ed astratto a tutte le future competizioni, purché previamente conoscibili dall'interessato, senza necessità di una puntuale indicazione nominativa delle singole gare, essendo sufficiente l'indicazione di criteri oggettivi che ne consentano l'individuazione certa. Infine, la mancata previsione di un'udienza pubblica e della nomina di un difensore di ufficio nel procedimento di convalida non integra una violazione dei diritti di difesa, in considerazione delle esigenze di celerità e immediatezza che caratterizzano tale giudizio, volto alla tutela di preminenti interessi di ordine e sicurezza pubblica.