Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25822 del 6 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25822PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso un provvedimento cautelare, non può sindacare nel merito le valutazioni del giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, quando queste risultino sorrette da una motivazione logica e coerente con gli elementi probatori acquisiti, senza che il ricorrente abbia dedotto specifici vizi logici o giuridici della motivazione stessa. In tali casi, il ricorso per cassazione è inammissibile, comportando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende. La Corte di Cassazione, nell'esercizio del proprio sindacato di legittimità sui provvedimenti cautelari, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, quando quest'ultima risulti sorretta da una motivazione logica e coerente con gli elementi probatori acquisiti. Il ricorso è inammissibile qualora il ricorrente non deduca specifici vizi logici o giuridici della motivazione, limitandosi a contestare nel merito le valutazioni del giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. In tali casi, la declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in ragione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) KO. JU. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2761/2009 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 26/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con ordinanza del 26.11.2009 il Tribunale di Torino rigettava il riesame proposto nell'interesse di Ko. Ju. avverso l'ordinanza del 0…

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