Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 15076 del 14 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:15076PEN

Massima

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La circostanza aggravante della esposizione alla pubblica fede di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. sussiste quando la cosa oggetto di furto si trovi in luoghi privati ma aperti al pubblico, anche in presenza di una sorveglianza meramente saltuaria, in quanto la ratio dell'aggravante è quella di apprestare una più energica tutela alle cose mobili lasciate dal possessore, in modo permanente o temporaneo, senza custodia continua. Perché possa escludersi l'aggravante, è necessaria una sorveglianza specificamente efficace nell'impedire la sottrazione del bene, non essendo sufficiente una qualsiasi forma di vigilanza. Pertanto, nel caso in cui il furto sia commesso all'interno di una chiesa, aperta ai fedeli, e la sorveglianza sul bene sottratto (la cassetta delle elemosine) non sia continua ma meramente saltuaria, come nel caso in cui il custode intervenga solo dopo aver udito "rumori strani", deve ritenersi integrata la circostanza aggravante della esposizione alla pubblica fede, in quanto il bene non era oggetto di una custodia diretta e costante idonea a escluderne l'esposizione alla pubblica fede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusep - Presidente

Dott. CIAMPI Francesco Mar - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/10/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DANIELA DAWAN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. EPIDENDIO TOMASO;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con …

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