Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36304 del 21 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:36304PEN

Massima

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Il reato di estorsione commesso con metodo mafioso è integrato quando l'agente, anche senza essere formalmente affiliato ad un'associazione criminale, si avvale dell'intimidazione derivante dalla sua asserita appartenenza o collegamento a un'organizzazione di tipo mafioso per costringere la vittima a cedere ingiustamente la proprietà di beni o diritti. In tali casi, l'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 trova applicazione, a prescindere dalla prova della effettiva appartenenza dell'agente all'associazione mafiosa, essendo sufficiente che egli abbia evocato il possibile intervento di soggetti appartenenti a tali organizzazioni per incutere timore nella vittima e indurla a subire la privazione del proprio patrimonio. La credibilità delle dichiarazioni della parte offesa, pur costituendo prova piena, deve essere comunque vagliata dal giudice di merito, il quale deve verificarne la coerenza e la rispondenza ad elementi di riscontro oggettivi, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale valutazione in assenza di vizi logico-giuridici della motivazione. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di estorsione, non è necessario che l'agente tragga un ingiusto profitto personale dalla condotta estorsiva, essendo sufficiente che egli agisca in concorso con altri soggetti interessati al conseguimento del bene oggetto della costrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7042/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 16/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello F.M. che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

(OMISSIS) e' stato imputato del delitto di cui all'articolo 629 c.…

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