Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4311 del 2 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4311PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso il decreto di applicazione di una misura di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con la conseguenza che il vizio della motivazione può essere dedotto solo qualora se ne contesti l'inesistenza o la mera apparenza. Pertanto, il ricorso fondato sul vizio di illogicità manifesta della motivazione, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p., è inammissibile, in quanto nel procedimento di prevenzione il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato ai soli casi di motivazione inesistente o meramente apparente. La Corte di cassazione, nel procedimento di prevenzione, è chiamata a verificare unicamente la correttezza formale e la logicità essenziale della motivazione, senza poter sindacare la congruità e la completezza dell'apparato argomentativo adottato dal giudice di merito, il quale gode di ampia discrezionalità nell'apprezzamento dei presupposti applicativi della misura di prevenzione, con particolare riferimento all'attualità della pericolosità sociale del soggetto. Pertanto, la mera critica alla valutazione dei presupposti fattuali operata dal giudice di merito non è sufficiente a integrare il vizio di legittimità deducibile in cassazione, essendo necessario che la motivazione risulti del tutto assente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 12.12.2014 della Corte di Appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
lette le conclusioni scritte della Procura Generale nella persona del Dott. GIALANELLA che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Catanzaro, pronunciando in sede di rinvio della Corte di Cassazione, ha confermato il decreto emesso dal Tribunale di Cos…

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