Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1685 del 18 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1685PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve accertare la concretezza e l'attualità del pericolo di reiterazione del reato, sulla base di elementi specifici e concreti relativi alla personalità dell'indagato e alle modalità e circostanze del fatto, senza poter desumere automaticamente tale pericolo dalla mera gravità astratta del titolo di reato contestato. La valutazione del pericolo di recidiva deve essere ancorata a dati fattuali e comportamentali recenti, idonei a dimostrare la probabilità di una ricaduta criminosa prossima all'adozione della misura, senza poter fondarsi su meri giudizi di prognosi generica. L'omessa o apparente motivazione su tali aspetti determina l'annullamento dell'ordinanza cautelare con rinvio per un nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/08/2022 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18/08/2022, il Tribunale di Catania rigettava l'istanza di riesame proposta …

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