Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29012 del 20 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29012PEN

Massima

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Il giudizio di attualità della pericolosità sociale di un soggetto indiziato di appartenenza ad associazione mafiosa, ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione, deve essere formulato sulla base di una valutazione complessiva di diversi elementi, quali il livello di coinvolgimento pregresso del proposto nell'attività del gruppo criminoso, la tendenza del sodalizio a mantenere intatta la propria capacità operativa, nonché l'assenza di manifestazioni comportamentali da parte del proposto che denotino il suo effettivo distacco dalle logiche criminali. La circostanza che il proposto sia stato sottoposto a misura cautelare detentiva non incide di per sé sul giudizio di attualità della pericolosità, non essendo emersi elementi che comprovino una sua presa di distanza dall'associazione mafiosa. Ai fini della confisca di beni, il rapporto di stretta parentela tra il proposto e il soggetto formalmente intestatario costituisce un indizio significativo della riferibilità sostanziale dei beni al proposto, specie quando il titolare formale risulti privo di effettiva capacità economica. La motivazione del provvedimento che abbia adeguatamente valorizzato tali elementi non può essere censurata in sede di legittimità per pretesi vizi argomentativi, essendo sufficiente che essa non risulti apparente o del tutto carente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 18/10/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA DANIELA BORSELLINO;
lette le conclusioni del Procuratore Generale Dr. Zacco Franca, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il decreto impugnato la Corte di appello di Palermo ha confermato il decreto emesso il 18 ottobre 2017 dal Tribunale di Palermo con cu…

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