Il Comune è tenuto a ordinare la demolizione di opere edilizie abusive realizzate in assenza di permesso di costruire su aree vincolate, in quanto l'ordine di demolizione costituisce un provvedimento vincolato e doveroso, non necessitando di previo contraddittorio con il privato, in quanto la partecipazione procedimentale non potrebbe comunque determinare un esito diverso. La sanzione demolitoria rappresenta l'unico strumento applicabile per ripristinare l'equilibrio urbanistico violato, non essendo ammessa la c.d. "fiscalizzazione" della sanzione, salvo che il privato non dimostri l'impossibilità di procedere alla demolizione senza pregiudizio delle parti lecitamente realizzate. L'assoggettamento dell'area a vincolo paesaggistico esclude, inoltre, la possibilità di realizzare le opere mediante denuncia di inizio attività. La condanna alle spese del giudizio di primo grado a carico della parte soccombente è conforme al principio di cui all'art. 91 c.p.c., richiamato dall'art. 26 c.p.a.