Il ritardo dell'amministrazione nel rilascio del certificato di abitabilità e agibilità di un immobile non comporta automaticamente il risarcimento dei danni in favore del privato, essendo necessario accertare il nesso di causalità tra la condotta omissiva dell'ente e il pregiudizio lamentato, nonché la colpa dell'amministrazione. Il privato che abbia dato in locazione l'immobile prima di ottenere il certificato, consapevole del rischio di mancato rilascio dello stesso, non può invocare il risarcimento del danno derivante dall'impossibilità di utilizzare l'immobile secondo la destinazione d'uso, in quanto tale condotta è in contrasto con il dovere di diligenza e buona fede imposto dall'art. 30 c.p.a. Inoltre, il mancato esercizio di rimedi giurisdizionali tempestivi, come l'impugnazione del diniego di rilascio del certificato, recide il nesso causale tra l'inerzia dell'amministrazione e il danno, essendo onere del privato danneggiato adottare le opportune iniziative per evitare o limitare il pregiudizio. Pertanto, il risarcimento non è dovuto per i danni che il privato avrebbe potuto evitare usando l'ordinaria diligenza.