Consiglio di Stato sentenza n. 7070 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:7070SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica, può modificare la destinazione d'uso di singole aree del territorio, anche in assenza di una pregressa specifica disciplina urbanistica, purché tale scelta risulti coerente con i criteri generali seguiti nell'impostazione del piano e non sia inficiata da errori di fatto o da manifeste illogicità. L'interesse pubblico all'ordinato sviluppo edilizio del territorio è funzionalmente rivolto alla realizzazione contemperata di una pluralità di interessi pubblici, che trovano il proprio fondamento in valori costituzionalmente garantiti. Pertanto, la motivazione delle scelte urbanistiche, sufficientemente espressa in via generale, è desumibile sia dai documenti di accompagnamento all'atto di pianificazione urbanistica, sia dalla coerenza complessiva delle scelte effettuate dall'amministrazione comunale, senza necessità di una motivazione "rafforzata" salvo i casi espressamente previsti dalla legge. Nell'ambito del procedimento per la formazione ed approvazione degli strumenti urbanistici, le osservazioni dei privati costituiscono un mero apporto collaborativo, il cui rigetto non richiede una motivazione dettagliata ed analitica, essendo sufficiente che le stesse siano esaminate e ritenute, in modo serio e ragionevole, in contrasto con l'impostazione alla base della formazione del piano. Inoltre, la scelta dell'amministrazione comunale tra la cessione delle aree necessarie per la realizzazione delle opere di urbanizzazione ovvero la loro monetizzazione rientra nella sfera di discrezionalità tecnico-amministrativa, come tale non censurabile in sede giurisdizionale se non per gravi vizi di irrazionalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/07/2023

N. 07070/2023REG.PROV.COLL.

N. 06117/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6117 del 2017, proposto dai signori Enrichetto Bisulchi e Sabrina Mancini, rappresentati e difesi dall'avvocato Alessandro Lucchetti, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Angelo Clarizia in Roma, via Principessa Clotilde, 2;

contro

il Comune di Polverigi, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Alberto Cucchieri, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Marina Millio in Roma, via Marianna Dionigi 29;
la Provincia di Ancona, non costituitasi in giudizio;

nei confronti

dei signori Cesino Sabbatinelli, Dina Giam…

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