Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 47819 del 19 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:47819PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'adeguatezza della misura cautelare degli arresti domiciliari, deve motivare specificamente le ragioni per le quali tale misura, anche se accompagnata dall'utilizzo del braccialetto elettronico, non sia ritenuta idonea a fronteggiare il pericolo di recidiva, tenendo conto della natura del reato contestato e della possibilità di reiterazione dello stesso nel domicilio dell'indagato. Inoltre, il giudice deve motivare in modo concreto ed attuale la sussistenza del pericolo di fuga, senza basarsi su meri elementi ipotetici o generici, ma valorizzando gli eventuali fattori di radicamento dell'indagato sul territorio nazionale, quali la presenza di un nucleo familiare, la proprietà di un immobile e lo svolgimento di un'attività lavorativa. La motivazione deve essere logica e coerente, evitando contraddizioni interne o valutazioni prive di adeguato supporto probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - rel. Consigliere

Dott. TORNESI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/06/2018 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DOVERE SALVATORE;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALLI MASSIMO, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS), in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Milano, in funzione …

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