Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2408 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:2408SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria ediliza, privo di adeguata motivazione in ordine all'accertamento della conformità sostanziale delle opere realizzate, determina l'illegittimità derivata dell'ordinanza di demolizione successivamente adottata, in quanto atto consequenziale al provvedimento di diniego illegittimo. Pertanto, il giudice amministrativo, nell'annullare il diniego di sanatoria per carenza motivazionale, dispone l'annullamento anche dell'ordinanza demolitoria, fermo restando il potere dell'amministrazione di riesaminare la questione nel merito e di valutare la sanabilità degli interventi edilizi, nel rispetto dei principi di proporzionalità e di adeguata motivazione. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi di diritto: 1. Il diniego di sanatoria ediliza deve essere adeguatamente motivato in ordine all'accertamento della conformità sostanziale delle opere realizzate, non essendo sufficiente una mera valutazione di profili formali. 2. L'illegittimità del diniego di sanatoria per carenza motivazionale determina l'illegittimità derivata dell'ordinanza di demolizione successivamente adottata, in quanto atto consequenziale al provvedimento di diniego illegittimo. 3. Il giudice amministrativo, nell'annullare il diniego di sanatoria per vizi motivazionali, dispone anche l'annullamento dell'ordinanza demolitoria, fermo restando il potere dell'amministrazione di riesaminare la questione nel merito e di valutare la sanabilità degli interventi edilizi. 4. L'esercizio del potere di riesame da parte dell'amministrazione deve avvenire nel rispetto dei principi di proporzionalità e di adeguata motivazione. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

N. 00897/2013
REG.RIC.

N. 02408/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00897/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 897 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Lecce, via G. Oberdan, n. 70;

contro

Comune di Martano, n.c.;

nei confronti di

((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Lecce, via Imbriani, 36;

per l'annullamento

- dell’ordinanza n. 3 del 18/3/2013, notificata il 19/3/2013, a firma del Responsabile del 3° Settore del Comune di Martano e di ogni altro atto presupposto, connesso…

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