Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6252 del 13 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6252PEN

Massima

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Il sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero è legittimo quando risulta sufficientemente motivato in ordine alle finalità probatorie perseguite e al nesso di pertinenzialità con il reato ipotizzato, anche se in modo sintetico, senza che sia necessaria un'analitica e dettagliata argomentazione. Il tribunale del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, deve limitarsi ad accertare l'astratta configurabilità del reato ipotizzato e la congruità della motivazione fornita dal pubblico ministero, senza poter sindacare la congruità e la completezza della stessa. L'omessa o tardiva trasmissione degli atti al tribunale del riesame non comporta l'inefficacia sopravvenuta della misura cautelare reale, non essendo prevista alcuna sanzione processuale per tale violazione. Inoltre, il difensore che intenda contestare la mancata allegazione di atti rilevanti, come i decreti autorizzativi delle intercettazioni, deve sollevare espressamente la questione dinanzi al tribunale del riesame, non potendo farla valere per la prima volta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FO. LE. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/05/2008 TRIB. LIBERTA' di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G. Dr. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVA IN FATTO

Con ordinanza del 29/5/2008, depositata il 19/6/2008, il Tribunale del riesame di Bari ha confermato il decreto di sequestro probat…

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