Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1739 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:1739SENT

Massima

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Il condono edilizio di cui alla legge n. 326 del 2003 non è consentito per i manufatti comportanti incremento volumetrico realizzati in zone assoggettate a vincolo paesaggistico, a prescindere dalla data di imposizione del vincolo, in quanto il legislatore ha inteso escludere dalla sanatoria gli abusi edilizi in contrasto con la disciplina di tutela ambientale e paesaggistica, senza distinzione tra vincoli di inedificabilità assoluta o relativa. Pertanto, il diniego di condono è legittimo qualora l'opera abusiva, anche se ultimata prima dell'imposizione del vincolo, comporti un aumento di volume in area sottoposta a tutela paesaggistica, non rientrando tale ipotesi tra le tipologie di illecito minori suscettibili di sanatoria ai sensi dell'art. 32, commi 26 e 27, della legge n. 326/2003. La normativa sul condono edilizio, infatti, contempla globalmente tutti gli immobili insistenti in area sottoposta a vincoli, senza operare distinzioni in relazione alla natura del vincolo, essendo sufficiente che l'area risulti assoggettata a tutela paesaggistica al momento della presentazione dell'istanza di condono. Inoltre, l'efficacia del vincolo non può ritenersi cessata per il solo decorso del termine di cui all'art. 1-bis della legge n. 431/1985, in quanto tale termine non ha natura perentoria ma individua il "dies a quo" per l'esercizio dei poteri sostitutivi del Ministero, senza comportare l'inefficacia del vincolo stesso. Pertanto, il vincolo paesaggistico risulta preesistente all'esecuzione dell'opera abusiva e non può essere superato attraverso il condono edilizio, essendo la sanatoria preclusa per gli interventi comportanti incremento volumetrico in zone vincolate.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/05/2020

N. 01739/2020 REG.PROV.COLL.

N. 06138/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6138 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Napoli alla Via Toledo n. 156 e domicili digitali come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Pompei in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell'avvocato ((omissis)) in Napoli alla Via Atri n. 23 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del provvedimento del Dirigente del V S…

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