Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28814 del 7 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28814PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 636 c.p. rientra nella competenza del giudice di pace, salvo che non sia contestata la circostanza aggravante di cui all'art. 639-bis c.p. La mancata contestazione di tale circostanza aggravante comporta la competenza del giudice di pace a conoscere del reato, senza che possa essere rilevata una violazione della legge processuale. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la competenza del giudice di pace per il reato di danneggiamento ex art. 636 c.p. sussiste in assenza della contestazione della circostanza aggravante di cui all'art. 639-bis c.p., indipendentemente dalla forma di contestazione dell'imputazione. Tale principio si fonda sulla chiara attribuzione di competenza al giudice di pace per il reato di danneggiamento, salvo il ricorrere della specifica circostanza aggravante, la cui mancata contestazione determina la permanenza della competenza del giudice di pace. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO P. - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Salerno;

nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 16/06/2014 del Giudice di pace di Roccadaspide;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Scardaccione Eduardo, che ha concluso chiedendo che l…

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