Consiglio di Stato sentenza n. 3896 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:3896SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che la posizione giuridica soggettiva della ricorrente, lesa dal potere autoritativo dell'amministrazione che si assume essere stato illegittimamente esercitato, va qualificata come interesse legittimo, in quanto la domanda proposta mira all'accertamento dell'illegittimo esercizio del potere e alla rimozione delle conseguenze pregiudizievoli, indipendentemente dal non contestato scioglimento del Consiglio comunale. Pertanto, la controversia rientra nella giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo, sia per la domanda di annullamento in parte qua del provvedimento impugnato, sia per la domanda di risarcimento del danno conseguente alla lesione dell'interesse legittimo. Il criterio discretivo basato sulla distinzione tra diritto soggettivo e interesse legittimo, elaborato all'indomani dell'entrata in vigore dell'art. 2 della legge n. 2248 del 1865, all. E), è tuttora vigente, ma deve essere interpretato alla luce dell'evoluzione del sistema italiano di giustizia amministrativa, in particolare dell'art. 7 del codice del processo amministrativo, che ha spostato l'accento sull'"esercizio o il mancato esercizio del potere" quale elemento determinante ai fini del riparto della giurisdizione. Inoltre, la violazione del principio di "concentrazione davanti al giudice amministrativo di ogni forma di tutela degli interessi legittimi e, nelle particolari materie indicate dalla legge, dei diritti soggettivi", di cui all'art. 7, comma 7, del codice del processo amministrativo, potrebbe far sorgere dubbi di legittimità costituzionale di un diritto vivente che da tale parametro si discostasse. Pertanto, la regola di riparto deve essere interpretata in modo conforme al dato positivo, attribuendo al giudice amministrativo la giurisdizione sulla controversia in esame.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/04/2023

N. 03896/2023REG.PROV.COLL.

N. 08311/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8311 del 2022, proposto da -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Territoriale del Governo di Lecce, Ministero dell'Interno, in persona dei rispettivi rappresentanti legali
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

nei confronti

Comune di -OMISSIS-, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativ…

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