Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38611 del 13 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:38611PEN

Massima

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Il tentativo di furto aggravato è configurabile quando l'agente compie atti idonei e univocamente diretti a impossessarsi di cose altrui, anche se non riesce a portare a compimento il reato per cause indipendenti dalla sua volontà. La desistenza volontaria dal reato, che esclude la punibilità, richiede che l'interruzione dell'azione criminosa sia il frutto di una scelta libera e spontanea dell'agente, non determinata da fattori esterni o da una necessità. Ai fini della concessione delle circostanze attenuanti generiche, il giudice può legittimamente valorizzare in modo preponderante i precedenti penali dell'imputato, quale indice della sua maggiore capacità a delinquere, senza che ciò comporti un vizio di motivazione, purché tale elemento sia adeguatamente considerato e ponderato insieme agli altri fattori indicati dall'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia R. M. - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2021 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FRANCOLINI GIOVANNI;
lette:
- la requisitoria scritta presentata - Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, conv. con modif. dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 - dal Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. DI LEO GIOVANNI…

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