Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35169 del 31 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35169PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione degli elementi indiziari a carico dell'imputato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, rientra nella competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se non per vizi logici manifesti o carenze motivazionali tali da incidere in modo decisivo sul compendio probatorio. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, limitandosi a verificare la coerenza e la logicità del percorso argomentativo seguito, senza poter riesaminare nel merito gli elementi di prova. Pertanto, le doglianze difensive che si risolvono in una mera richiesta di diversa valutazione degli indizi a carico dell'imputato sono inammissibili in sede di legittimità, in quanto eccedono i limiti del sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirel - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. - Consigliere

Dott. RECCHIONE - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/01/2019 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RECCHIONE SANDRA;
sentite le conclusioni del PG Dott. TOCCI STEFANO che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale per il riesame di Bari respingeva il riesame proposto avverso l'ordinanza che aveva applicato al ricorrente, (OMISSIS), la massima cautela rilevando gravi indizi di colpevolezz…

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