Il pubblico ufficiale incaricato della direzione e del controllo di un appalto pubblico, che attesta falsamente nei relativi atti (certificato di ultimazione e regolare esecuzione dei lavori, verbali di sospensione e ripresa dei lavori) l'esistenza di avverse condizioni metereologiche quali cause di ritardi nell'esecuzione dell'opera, al fine di coprire i ritardi colpevoli dell'appaltatore e di evitare l'applicazione di penali o la risoluzione del contratto, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico aggravato dalla fidefacenza, in quanto tali attestazioni rientrano tra i fatti che il pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in sua presenza o da lui compiuti, ai sensi dell'art. 2700 c.c. Tuttavia, il reato di abuso d'ufficio contestato al medesimo pubblico ufficiale per aver omesso l'applicazione delle penali e l'avvio della procedura di risoluzione del contratto, potrebbe non essere configurabile qualora residuino margini di discrezionalità nell'esercizio di tali poteri, alla luce della recente modifica normativa che ha ristretto l'ambito applicativo del reato di abuso d'ufficio. Infine, la pena accessoria dell'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione non può essere applicata in caso di estinzione per prescrizione di uno dei reati presupposto indicati dall'art. 32-quater c.p.