Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 5788 del 15 giugno 1994
ECLI:IT:CASS:1994:5788CIV
Massima
Massima ufficiale
Il diritto di manifestare il proprio pensiero previsto dall`art. 21, primo comma, Cost., oltre ad incontrare i limiti posti a tutela dei diritti e delle liberta` altrui da altre norme della stessa Costituzione, deve essere coordinato con i vari interessi di rango pubblicistico e costituzionale tutelati da leggi speciali, come l`ordinamento della professione di avvocato e procuratore dettato dal R.D.L. legge 27 novembre 1933 n. 1578; il cui art. 38, affermativo della sanzionabilita` in via disciplinare di comportamenti non conformi alla dignita` e al decoro professionale, e` applicabile anche con riguardo ad espressioni del professionista (nella specie, critiche delle lungaggini burocratiche della Cassa di Previdenza) che, pur non concernendo direttamente l`esercizio della professione e prescindendo da quanto previsto dalle norme penali in tema di offesa all`onore ed alla reputazione delle persone, siano idonee - secondo un giudizio demandato all`ordine professionale - ad incidere negativamente sul prestigio e sulla dignita` della classe forense.
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