Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24327 del 16 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24327PEN

Massima

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La violenza sessuale commessa ai danni di un minore, anche se non caratterizzata da particolare efferatezza, non consente l'applicazione della circostanza attenuante della "minore gravità" prevista dall'ultimo comma dell'art. 609-bis c.p. quando le modalità della condotta siano insidiose e la vittima versi in situazione di minorata possibilità di difesa, in quanto tali elementi costituiscono già parte integrante della fattispecie criminosa e non possono essere valorizzati ulteriormente ai fini della concessione dell'attenuante. Inoltre, il mero fatto che la vittima abbia superato in breve tempo il trauma subito o abbia terminato il percorso di assistenza psicologica non è di per sé sufficiente a dimostrare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'attenuante, atteso che il reato di violenza sessuale, anche se non accompagnato da particolare efferatezza, cagiona comunque un grave nocumento alla vittima, incidendo profondamente sulla sua libertà di autodeterminazione nella sfera sessuale. Pertanto, la valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, ivi comprese quelle favorevoli all'imputato, può giustificare una pena base superiore al minimo edittale, ma non l'applicazione dell'attenuante in esame, la cui concessione è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito sulla base di una puntuale motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. AG., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/10/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. SQUASSONI CLAUDIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

udito il difensore avv. Gobbi Loffredo de…

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