Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può disporre lo spostamento definitivo del giorno di svolgimento del mercato settimanale, previo adeguato confronto con le associazioni di categoria interessate e valutazione di esigenze di riqualificazione, traffico e viabilità, igiene e sanità o altri motivi di interesse pubblico, senza che ciò comporti una violazione della libertà di iniziativa economica privata. Lo spostamento del giorno di mercato, se preceduto da un'istruttoria adeguata e da una motivazione che renda comprensibile l'iter logico seguito dall'amministrazione, non è illegittimo per violazione di legge o per eccesso di potere, anche in assenza di una preventiva consultazione di tutti i singoli operatori, quando le associazioni di categoria abbiano espresso parere favorevole. Il Comune, nel disporre lo spostamento del mercato settimanale, deve altresì evitare la sovrapposizione con analoga attività in comuni contermini, nel rispetto dei principi di tutela della concorrenza e di coordinamento della programmazione commerciale a livello territoriale.