Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11148 del 15 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11148PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel procedimento di prevenzione, può sindacare il provvedimento impugnato solo per violazione di legge, non per vizi della motivazione che si traducano in forme di illogicità o in una diversa interpretazione degli elementi dimostrativi già valutati dai giudici di merito. Pertanto, sono inammissibili i motivi di ricorso che mirano a sollecitare una non consentita rilettura delle emergenze procedimentali, finalizzata a togliere forza persuasiva alla trama argomentativa delineata nel decreto impugnato, purché questo sia caratterizzato da una motivazione completa e congrua, idonea a illustrare compiutamente le ragioni giustificative della decisione e la ritenuta infondatezza del complesso degli elementi prospettati dalla difesa. In particolare, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistenti i presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale e della confisca di prevenzione sulla base di una motivazione che, valorizzando i precedenti penali del proposto, la continuità temporale e la diffusione geografica delle sue condotte illecite, nonché l'accertata sproporzione tra i redditi leciti e gli acquisti effettuati, evidenzi la persistenza e l'attualità della sua pericolosità sociale e la provenienza illecita dei beni confiscati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaeta - rel. Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso il 20/09/2022 dalla Corte di appello di Genova;
visti gli atti, il decreto impugnato e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 20 settembre 2022 la Corte di appello di Genova ha rigettato l'…

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