La circolazione di veicoli elettrici e di velocipedi utilizzati a fini turistici nel centro storico di un Comune può essere limitata e regolamentata dalla Giunta comunale, d'intesa con la Regione e sentito il competente Soprintendente, al fine di assicurare la tutela del decoro del patrimonio culturale e la sicurezza pubblica, nel rispetto del principio di proporzionalità e senza determinare una sostanziale preclusione all'esercizio dell'attività turistica. Tali limitazioni, pur incidendo sulla libertà di iniziativa economica, sono legittime in quanto volte alla tutela di interessi pubblici primari, quali la salvaguardia dei beni culturali e ambientali di rilevanza mondiale. L'attività di organizzazione di tours turistici, anche mediante l'utilizzo di veicoli elettrici, non rientra nell'ambito di applicazione della normativa sugli autoservizi pubblici non di linea, essendo disciplinata in modo autonomo, con requisiti specifici di sicurezza e circolazione, dal d.m. Infrastrutture e Trasporti n. 193/2015. Pertanto, le limitazioni alla circolazione di tali veicoli nel centro storico, pur incidendo sull'esercizio di tale attività, non possono essere considerate illegittime per violazione della riserva normativa in materia di autoservizi pubblici non di linea. Tuttavia, la determinazione delle sanzioni per la violazione dei divieti di circolazione e dei requisiti minimi per la circolazione dei veicoli eccezionalmente autorizzati rientra nella competenza del Consiglio comunale e non della Giunta, in quanto attiene all'esercizio di una potestà regolamentare.