Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25415 del 3 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:25415PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della decisione sull'istanza di restituzione nei termini per l'impugnazione di una sentenza contumaciale, e in particolare per la valutazione dell'osservanza del termine di decadenza di trenta giorni per la proposizione dell'istanza, il giudice, quando non ritenga esaustive le ragioni addotte dall'istante, deve compiere gli opportuni accertamenti in ordine al momento in cui il soggetto istante abbia avuto effettiva conoscenza del procedimento e del provvedimento e abbia, se del caso, volontariamente rinunciato a proporre impugnazione. (Fattispecie nella quale la Corte non ha ritenuto sufficiente la latitanza, per tutto il corso del processo, dell'imputato, non assistito da difensore di fiducia, a far presumere la conoscenza in lui della condanna e ha annullato l'ordinanza reiettiva dell'istanza di restituzione nel termine, per avere omesso di dare conto degli elementi che giustificavano la reale conoscenza di essa da parte dell'interessato e l'eventuale inutile decorso del termine di decadenza per la proposizione dell'impugnazione).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. ROSSI Agnello - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GR., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/05/2006 CORTE APPELLO di FIRENZE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARCANO DOMENICO;

lette, le conclusioni del P.G., che ha concluso per l'inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

1. Ma. Gr. ricorre contro l'ordinanza in data 20 marzo 2006 la Corte d'Appello di Firenze ha dichiarato inammissibil…

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