Consiglio di Stato sentenza n. 4338 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:4338SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. L'art. 15 del Regolamento dei chioschi su suolo pubblico (c.d. Regolamento chioschi), approvato dal Comune di Napoli, disciplina esclusivamente le occupazioni di suolo pubblico con i chioschi, e non anche le occupazioni di aree esterne ai chioschi (c.d. dehors). Pertanto, tale norma transitoria non si applica alle concessioni di occupazione di suolo pubblico per l'installazione di dehors. 2. Nell'esaminare un'istanza di "voltura" di una preesistente concessione di occupazione di suolo pubblico, l'amministrazione comunale non può applicare direttamente l'art. 10 del Regolamento chioschi, che limita la superficie massima concedibile, qualora tale istanza sia stata presentata in un momento in cui il regolamento non era ancora entrato in vigore, e l'amministrazione stessa si fosse impegnata, con un precedente atto, a garantire al subentrante nell'azienda confiscata il rispetto delle "attuali normative" vigenti al momento della presentazione dell'istanza. 3. Resta impregiudicata ogni questione concernente l'applicabilità dell'art. 11 (Disposizioni transitorie e finali) del Regolamento per l'occupazione di suolo pubblico per il ristoro all'aperto delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e di vendita al dettaglio di prodotti alimentari confezionati e/o artigianali (c.d. Regolamento dehors), approvato dal Comune di Napoli, in quanto tale norma transitoria non è stata oggetto di specifica impugnazione nel presente giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/06/2019

N. 04338/2019REG.PROV.COLL.

N. 08095/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 8095 del 2018, proposto da
Giovanni Esposito e Il Gazebo s.r.l., rappresentati e difesi dall'avvocato Roberto Arcella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Andreottola, Fabio Maria Ferrari e Bruno Crimaldi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Luca Leone in Roma, via Appennini 46;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezio…

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