Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42966 del 22 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42966PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso per cassazione avverso una sentenza di condanna, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione adottata dal giudice di merito, la quale deve risultare adeguatamente argomentata e sorretta da elementi probatori oggettivi, senza che possa ritenersi sufficiente il mero richiamo alle dichiarazioni della persona offesa, pur ritenute attendibili. Ove la motivazione della sentenza impugnata risulti ampia e articolata, il ricorso per cassazione che si limiti a dedurre generiche censure di contraddittorietà o di erronea valutazione delle prove, senza illustrare specificamente le ragioni del dissenso, deve essere dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in considerazione dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PE. AL. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 12/11/2010 della Corte di Appello di Bari;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza in data 12/11/2010, la Corte di Appello di Bar…

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