Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44049 del 22 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:44049PEN

Massima

Il coinvolgimento in un'associazione di tipo mafioso richiede la prova di un ruolo dinamico e funzionale dell'imputato, non essendo sufficiente la mera condivisione del programma criminoso. Tuttavia, tale ruolo può essere desunto da un complesso di elementi indiziari, quali le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e delle persone offese, purché sorretti da adeguata motivazione che ne evidenzi la gravità, la coerenza intrinseca e il reciproco riscontro. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione degli elementi probatori, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica ed esente da vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1510/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 10/03/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) e' stato assoggettato alla misura cautelare della custodia in carcere con ordinanza del 5 dicembre 2013 del gip di Napoli, in…

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