Consiglio di Stato sentenza n. 9005 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:9005SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso gerarchico proposto da un'ATI contro un ente locale è inammissibile qualora l'ATI non abbia tempestivamente impugnato i precedenti provvedimenti di diniego, espressi o impliciti, adottati dall'ente locale in relazione alla richiesta di revisione prezzi. Ciò in quanto tali precedenti provvedimenti, pur se non formalmente qualificati come tali, hanno natura provvedimentale e devono essere impugnati entro i termini di decadenza previsti dalla legge, non essendo sufficiente la mera reiterazione della richiesta di revisione prezzi per rimettere in termini l'interessato. Pertanto, il decreto ministeriale e il parere della Commissione ministeriale che hanno accolto il ricorso gerarchico proposto in tali circostanze sono illegittimi e devono essere annullati. La massima si fonda sui seguenti principi: 1. I provvedimenti amministrativi, anche se non formalmente qualificati come tali, devono essere impugnati entro i termini di decadenza previsti dalla legge, a pena di inammissibilità del successivo ricorso. 2. La reiterazione di una richiesta già oggetto di precedenti provvedimenti di diniego non è sufficiente a rimettere in termini l'interessato per l'impugnazione di tali provvedimenti. 3. Il ricorso gerarchico è inammissibile qualora proposto avverso atti privi di natura provvedimentale, in quanto non idonei a incidere sulla sfera giuridica del destinatario. 4. Il decreto ministeriale e il parere della Commissione ministeriale che hanno accolto un ricorso gerarchico inammissibile sono illegittimi e devono essere annullati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE SESTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 5496 del 2006, proposto da:
Ed. s.p.a., rappresentata e difesa dagli avv.ti Se.Co. e Mi.Pa., con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma;
contro
Ministero dell'interno, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è per legge domiciliata in Roma;
Comune di Legnano, rappresentato e difeso dagli avv.ti Gu.Ro. e Ti.Ug., con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma;
nei confronti di
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Dipartimento OO.PP. ed edilizia, Ministero per i beni e le attività culturali, Dipartimento spettacolo e sport, Ministero dell'economia e delle finanze e Presidenza del Consiglio dei ministri, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, presso …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.