Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22237 del 3 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22237PEN

Massima

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Il dolo di omicidio volontario sussiste quando la condotta dell'agente, valutata alla stregua delle regole di comune esperienza, rivela la consapevole accettazione anche solo dell'eventualità che dal proprio comportamento possa derivare la morte della vittima, come nel caso in cui l'imputato usi un'arma potenzialmente letale, infligga più colpi, colpisca una zona vitale del corpo della vittima e non si fermi spontaneamente. L'aggravante della pregressa relazione affettiva tra imputato e vittima può essere provata non solo dalle dichiarazioni di terzi, ma anche dalle ammissioni dell'imputato e dalle conversazioni intercorse tra le parti, il cui contenuto è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice di merito. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella concessione o meno delle attenuanti generiche, valutando tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p., tra cui la gravità del fatto, le modalità della condotta e la personalità dell'imputato, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità se non per manifesta illogicità o irragionevolezza. Il giudice di merito, nel determinare la pena, deve motivare in modo adeguato con riferimento ai parametri di cui all'art. 133 c.p., senza che sia necessario un'analitica disamina di tutti gli elementi astrattamente rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ni.Da. nata a C il (Omissis)
avverso la sentenza del 23/10/2023 della CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI CATANIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CARMINE RUSSO;
udito il PG, ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso.
udito il difensore dell'imputato, avv. Gi.Li., per il tramite del sostituto processuale, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
Ritenuto in fatto
1. Con sentenza del 20 giugno 2022 il Tribunale di Catania,, in rito abbreviato, ha condannato Ni.Da.…

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