Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5279 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:5279SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione o rimozione di opere edilizie abusive, adottato a seguito di accertamento tecnico della consistenza delle opere realizzate e del loro carattere abusivo, costituisce atto vincolato e non discrezionale, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento né una specifica valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione, infatti, non è tenuta a motivare in modo analitico la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, né a considerare eventuali situazioni di fatto consolidatesi nel tempo, in quanto la realizzazione di opere edilizie in assenza del prescritto titolo abilitativo non genera alcun affidamento tutelabile alla conservazione della situazione di fatto abusiva. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere abusive, essendo atto dovuto e vincolato, non richiede una ponderazione degli interessi in gioco né una specifica motivazione sulla prevalenza dell'interesse pubblico, essendo sufficiente l'accertamento tecnico dell'abusività delle opere. Inoltre, il vincolo paesaggistico-ambientale non viene meno per il solo fatto che la zona sia già stata in passato deturpata o antropizzata, imponendo comunque un maggior rigore nell'esercizio del potere di tutela e di ripristino della legalità violata.

Sentenza completa

N. 04516/2009
REG.RIC.

N. 05279/2013 REG.PROV.COLL.

N. 04516/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4516 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, p.zza Mazzini, 27;

contro

Parco di Veio, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Gen.((omissis)), domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune Roma, rappresentato e difeso per legge dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

quanto al ricorso introduttivo:

dell’ordinanza dirigenziale n. 32/08, emessa in data 29 gennaio 2009…

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